Se anche tu sei tra coloro che non conoscono le origini della serie Pocophone di Xiaomi, allora continua a leggere questo articolo, perché oltre a presentarti uno smartphone di grande potenza, ti spiegheremo le origini di tutta questa attenzione verso le prestazioni.
Infatti, Pocophone in realtà è il nome di una startup cresciuta in seno alla Xiaomi, una sorta di spin-off nata nel 2016 che ha raccolto dall’azienda madre il meglio che fosse stato sviluppato per rielaborare il tutto all’interno di prodotti che si caratterizzano per una grande attenzione verso le prestazioni, a discapito di un’estetica che non ha nulla da recriminarsi ma che semplicemente si configura come standard.
- Asia Spec
- Android 8.1 (Oreo), octa-core (4 X 2.8 GHz kryo 385 Gold & 4 X 1.8 GHz kryo 385 Silver)
- ENG, DEU, CHI
Scheda tecnica
Restando sul design, partiamo innanzitutto dal case. Questo si presenta in policarbonato per la scocca e vetro per il display. Il processore è uno Spandragon 845 Octa Core da 2,8 GHz, mentre come GPU monta un Adreno 630. Come RAM, una LPDDR4X, monta un 6 Gb (in futuro dovrebbe arrivare anche la versione 8 Gb) mentre per quanto riguarda lo spazio di archiviazione interno è disponibile sia nella versione 64 che 128 Gb, espandibile, nella versione UFS 2.1, quindi il più alto standard attualmente disponibile sul mercato. Il dispositivo è provvisto, come ci ha abituato la Xiaomi, di slot dual sim.
La fotocamera è doppia, da 12 MP e 5 MP. Con importanti differenze in ripresa in base alla diversità di luce. Il display è da 6.2 pollici, una grandezza di buone dimensioni e con prestazioni assolutamente ottime. Ovviamente più basse se paragonate con un top di gamma, ma siamo pur sempre su una fascia di prezzo di tutt’altro livello.
Lo smartphone adatto per chi cerca alte prestazioni
Come abbiamo accennato poc’anzi, il Pocophone non è un prodotto che porta innovazione, in quanto il suo obbiettivo non è quello di competere sul piano delle novità da introdurre come apripista su un mercato altamente competitivo. Il Pocophone nasce per offrire ad un prezzo ragionevole un dispositivo che permette, al netto di una piacevolezza estetica ormai consolidata, di raggiungere prestazioni altrimenti impossibili per questa fascia di prezzo. Ovviamente per fare ciò è stato necessario investire su un hardware dedicato alle prestazioni, chiudendo un occhio sul lato estetico, ma senza tradire la gradevolezza.
Questo spiega il motivo per cui il Pocohpone, se sei un giocatore incallito, è lo smartphone adatto a te, adatto per quelli che desiderano cimentarsi nei giochi di ultima generazione, che non vogliono scendere a compromessi in termini di prestazioni ma che mettono in secondo piano l’aspetto estetico, pur essendo quest’ultimo ampiamente sufficiente.
Pro e contro
Non essendo orientato all’innovazione, è inevitabile che siano assenti alcuni elementi considerati accessori, sempre a vantaggio dei componenti più importanti dedicati a mantenere alta l’asticella delle prestazioni. Manca ad esempio il chip NFC e la porta USB di tipo C non supporta l’uscita video. Tanto per evidenziare i primi due aspetti.
Le fotocamere sono limitate, questo vuol dire ottenere, come evidenziato in precedenza, dei risultati molto differenti a seconda della quantità di luce disponibile. Questo è sicuramente un altro aspetto negativo. Tuttavia, di contro, c’è da dire che il risultato in condizioni di luce ottimale è veramente buono, sempre a confronto con dispositivi di fascia superiore, equipaggiati in maniera completamente diversa.
La scocca in policarbonato rende questo dispositivo abbastanza leggero e c’è da dire, onestamente, che il materiale mostra un’ottima resa. Non lascia impronte e appare molto resistente. Anche la colorazione è ben fatta, anche se forse avrebbero potuto osare di più.
La maggior parte del peso è legata alla batteria da 4000 mAh, cosa che ne fa un dispositivo dalla durata impressionante. Con un uso intenso arriverai tranquillamente a fine giornata, se poi siamo nel range dell’utilizzo medio basso allora puoi pensare di valicare perfino le 38 ore. Del resto, con un dispositivo orientato al gaming e agli utilizzi sofisticati non poteva essere altrimenti di dedicare gran parte del budget ad uno degli elementi più delicati: la batteria e la sua durata.
Altro elemento da annotare tra i contro, come già accennato, senza dubbio l’estetica. Per carità, è semplicemente standard. Non colpisce in maniera positiva, lascia indifferente.
Tuttavia, non manca qualche elemento di innovazione, ovviamente sul piano dell’hardware, essendo orientato prevalentemente alla prestazione. La dissipazione del calore, infatti, avviene anche mediante heat pipe a liquido, e questa è una nota molto positiva.
- Asia Spec
- Android 8.1 (Oreo), octa-core (4 X 2.8 GHz kryo 385 Gold & 4 X 1.8 GHz kryo 385 Silver)
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Conclusioni finali
Insomma, il Pocophone non è uno smartphone che guarda alle sottigliezze ma ha il pregio di identificarsi con un pubblico molto definito. Se stai cercando uno smartphone che ti consenta di fare le più belle foto che ci sono in questo momento in circolazione, oppure se passi le giornate a girare i video più originali da distribuire sui canali social, probabilmente dovresti guardare altrove, perché il Pocophone in questo senso non ha degli ottimi equipaggiamenti.
Tutto ciò che di meglio si poteva fare è stato sacrificato sull’altare delle prestazioni che non esitiamo a considerare mostruose per questa fascia di prezzo che, ripetiamo, pur essendo largamente lontana dai top di gamma, ha pochissimo da invidiare a questi ultimi in termini di velocità.